L’articolo esamina la sentenza della Corte EDU nel caso “KlimaSeniorinnen” e le sue implicazioni per il sistema giuridico italiano, alla luce della sentenza del Tribunale Civile di Roma nel caso “Giudizio Universale”. Preliminarmente, il contributo evidenzia la rilevanza attribuita alle evidenze scientifiche, al ruolo complementare e sussidiario delle corti nei processi decisionali sul clima e all’interpretazione sistemica ed evolutiva della CEDU da parte della Corte. In seguito, il contributo approfondisce il contenuto e la portata dell’obbligo positivo di proteggere vita, salute e benessere ai sensi dell’art. 8 della CEDU, nonché i possibili limiti nell’accesso alla giustizia, ai sensi dell’art. 6 della CEDU, e le condizioni per riconoscere il locus standi dell’associazione ricorrente. Infine, l’articolo propone di superare l’orientamento regressivo manifestato nel caso “Giudizio Universale”, attraverso un riallineamento agli standard stabiliti dalla CEDU in “KlimaSeniorinnen” e l’integrazione delle evidenze scientifiche sulla base degli obblighi costituzionali e internazionali rilevanti.
La sentenza "KlimaSeniorinnen"" della Corte EDU e l'approccio regressivo del Tribunale Civile di Roma nel caso "Giudizio Universale" / Garelli, Filippo. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - (2025), pp. 144-171.
La sentenza "KlimaSeniorinnen"" della Corte EDU e l'approccio regressivo del Tribunale Civile di Roma nel caso "Giudizio Universale"
Filippo Garelli
2025
Abstract
L’articolo esamina la sentenza della Corte EDU nel caso “KlimaSeniorinnen” e le sue implicazioni per il sistema giuridico italiano, alla luce della sentenza del Tribunale Civile di Roma nel caso “Giudizio Universale”. Preliminarmente, il contributo evidenzia la rilevanza attribuita alle evidenze scientifiche, al ruolo complementare e sussidiario delle corti nei processi decisionali sul clima e all’interpretazione sistemica ed evolutiva della CEDU da parte della Corte. In seguito, il contributo approfondisce il contenuto e la portata dell’obbligo positivo di proteggere vita, salute e benessere ai sensi dell’art. 8 della CEDU, nonché i possibili limiti nell’accesso alla giustizia, ai sensi dell’art. 6 della CEDU, e le condizioni per riconoscere il locus standi dell’associazione ricorrente. Infine, l’articolo propone di superare l’orientamento regressivo manifestato nel caso “Giudizio Universale”, attraverso un riallineamento agli standard stabiliti dalla CEDU in “KlimaSeniorinnen” e l’integrazione delle evidenze scientifiche sulla base degli obblighi costituzionali e internazionali rilevanti.| File | Dimensione | Formato | |
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